I LATERALI
Artisti da ri-conoscere
Un esercizio di pazienza e di indagine, come riempire le caselle vuote di un cruciverba, quelle lasciate per ultime, perchè troppo difficili o al contrario troppo facili, ma di cui poi ci si dimentica e si lasciano scoperte.
Il progetto video I Laterali si muove tra le le verticali e orizzontali del mondo dell’arte alla ricerca di quei vuoti, rappresentati da artisti indipendenti, poco conosciuti dal grande pubblico, schivi al mondo perchè immersi senza scampo nelle loro pratiche artistiche, dalle quali ogni tanto devono uscire per respirare e mangiare un boccone, e poi di nuovo giù, in immersione, e arrivederci al mondo.
Il primo tassello del progetto è un breve e intenso autoritratto di Edo Janich.
Biografia1
“Incisore, disegnatore e scultore inizia giovanissimo a disegnare e dipingere. Sin dal 1962 si interessa alla scultura e al disegno e solo anni dopo inizierà l’attività incisoria che gli darà la notorietà. In quegli anni frequenta lo studio romano di Ugo Attardi e successivamente dedicherà particolare attenzione all’incisione e al disegno. Dal 1968 ad oggi, ha inciso circa 450 lastre all’acquaforte raccolte per lo più in cartelle realizzate per i più noti editori d’arte italiani. Agli anni Settanta risale l’incontro con Leonardo Sciascia, Enzo ed Elvira Sellerio con i quali nasce una forte amicizia. Dal 1972 collabora con l’editore Sellerio di Palermo e dal 1972 al 1987, per la collana: “La civiltà perfezionata” incide numerose lastre riprodotte in copertina. Al 1974 risale la cartella “Les Automates”, 4 incisioni con testo introduttivo di Leonardo Sciasca e nel 1976, in occasione dell’Anno Santo, realizza un’altra importante cartella di incisioni “Le Basiliche”, Edizioni Città del Vaticano, accompagnate da un testo introduttivo di Paolo VI. Come scultore ha realizzato per la Chiesa di San Pietro a Bagheria il ciclo bronzeo della Via Crucis e gli arredi che lo hanno impegnato per più di dieci anni. Ha tenuto numerose personali a Roma, Bucarest, Amsterdam, Belgrado, Zagabria, Reggio Emilia, Ravenna, Ferrara, Padova, Spalato, Trieste, Firenze, Pordenone, Trapani, Palermo. Ha realizzato incisioni per l’editore Salomon (1972), per la Domus Editrice (1973), per la Fondazione Giorgio Cini (1975), per la Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone (1986-1987), per la Società S.p.A. Fratelli Dioguardi (1986), per la Cassa Centrale di Risparmio V.E. Sicilcassa (1988).”
1 Testo tratto dal sito www.spazioparallelo.it / pagina su Edo Janich: http://www.spazioparallelo.it/art.php?cognome=Janich&nome=Edo