L’associazionismo cinematografico in Lombardia
Un’analisi dell’associazionismo cinematografico in Lombardia deve necessariamente partire dal presupposto, esplicitato perfettamente da Raffaele De Berti in Il cinema delle origini a Milano 1895-1920, che nel territorio lombardo «si investe maggiormente nell’esercizio e nel noleggio, attività più sicure e in perfetta sintonia con l’anima commerciale della città [ndr Milano]». La Lombardia infatti, terra di vasti commerci e investimenti, è da sempre molto attiva nella circolazione e nella visione di film. Non dimentichiamo che la comunità cattolica Ambrosiana è la più grande d’Europa, fattore questo che ha agevolato la nascita di un sistema di sale cinematografiche interne o collegate a chiese ed oratori, ossia quelle che rappresentavano, e ancora oggi sono anche se in parte minore, il primo ingresso alla formazione cinematografica dei giovani. Solo la Lombardia conta ben 208 circoli cinematografici associati alle nove Associazioni Nazionali riconosciute dal Ministero (dati aggiornati ad aprile 2013). Il solo Centro Studi Cinematografici (Csc) ha 90 circoli iscritti, tutti volti all’organizzazione di convegni e rassegne che hanno l’intento di sviluppare una coscienza critica della cultura cinematografica. Con 34 circoli aderenti l’Ucca (Unione Circoli Cinematografici Arci) è la seconda Associazione Nazionale per numero di iscritti in regione. Nella maggioranza dei casi i circoli Arci si occupano di svariate attività come teatro o musica e il cinema si inserisce tra queste o ne è la parte preponderante come nel caso, per esempio , di Filmstudio90 di Varese che svolge rassegne per ragazzi, cineforum e lingua originale più giorni della settimana, o dell’Associazione DinamoCulturale presente a Olginate e operante nella provincia di Lecco con attività di rassegne e workshop (l’ultimo dal titolo “Questo è il mio film. Cosa significa fare cinema nell’epoca in cui tutti fanno film. Workshop di regia con Andrea Caccia”). A livello regionale e non solo, riveste grande importanza l’attività di Laboratorio 80 (attivo dal 1959 come Cineforum di Bergamo, poi Lab80 dal 1974), socio fondatore e iscritto alla Fic, che si occupa di rassegne, eventi, anteprime e col tempo è arrivato anche alla produzione e distribuzione di film indipendenti (da ricordare Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti e Le plages d’Agnès di Agnès Varda). Ogni anno organizza inoltre il Bergamo Film Meeting, uno dei Festival cinematografici più importanti della regione. Con particolare attenzione negli ultimi anni Lab80 si è dedicato al recupero e alla valorizzazione e digitalizzazione di pellicole amatoriali di piccolo formato (8mm, Super8, 9,5mm). Da citare sempre nell’ambito dei Festival il Cineforum Feliciano di San Felice del Benaco (Brescia) iscritto al Cinit, che si occupa dell’organizzazione e della gestione del Film Festival del Garda, dedicato alle opere prime e seconde ma anche con finestre monografiche sul cinema del passato (ricordiamo le edizioni dedicate a Marlene Dietrich e Alida Valli). Per ciò che concerne la produzione di opere filmiche (sia essi corti, medi o lungometraggi), la Fedic (8 iscritti in regione) riveste da sempre un ruolo importante, soprattutto in una regione che vide fin dal 1949, anno di nascita della Fedic, ben tre cineclub lombardi iscritti (Brescia, Legnano e Milano). Dal 1997 è attiva la Consulta Fedic Lombardia, che ha l’obiettivo di far incontrare e dialogare i Presidenti dei club e delle associazioni iscritte, favorendo scambio di produzioni e collaborazioni. Se pur in una situazione nazionale in evoluzione, sia dal punto di vista economico che normativo, fanno sperare alcune novità che saranno presentate nei prossimi mesi dalla Consulta e dal suo nuovo Presidente Alessandro Casola. La Ficc, che conta quattro iscritti, ha nell’attività dell’Immagine sospesa, circolo di cultura cinematografica di Treviglio, un punto di riferimento forte nel territorio con i suoi più di duecento iscritti e le tante proiezioni, tra cui un importante cinema estivo all’aperto che riscuote molto successo.
A livello formativo hanno sede in Lombardia diverse scuole di cinema. Oltre all’Università Statale di Milano, che dedica un intero corso al cinema e allo spettacolo e all’Università Cattolica, con corsi dedicati alla Storia del cinema sia nella sede milanese che bresciana, è presente a Milano il Centro Sperimentale di Cinematografia che si concentra sullo studio, la produzione e realizzazione di documentari e serie televisive, così come la Civica Scuola di Cinema e Televisione, da poco Fondazione insieme a Teatro, Musica e Lingue, si occupa di formare professionisti in campo artistico e autoriale. Queste due hanno sede entrambe presso la Manifattura Tabacchi che rappresenterà la cittadella del cinema regionale e dove trova il proprio spazio la Fondazione Cineteca Italiana di Milano (primo archivio cinematografico italiano membro della Fiaf). La Fondazione, che vanta una delle collezioni più importanti di film muti, conserva, valorizza e rende accessibile il proprio patrimonio filmico attraverso Festival (Cinema Italiano visto da Milano, Piccolo grande Cinema), sale cinematografiche (Spazio Oberdan, Metropolis 2.0, Mic) e le attività scientifiche editoriali e di ricerca su progetti di restauro. Negli anni si è dotato anche di macchine che permettono la digitalizzazione di pellicole 35mm e 16mm. Un anno fa ha inaugurato il Mic (Museo Interattivo del Cinema) sempre all’interno della Manifattura, che propone un viaggio nella storia del cinema attraverso mappe interattive, filmati, prove di doppiaggio, laboratori per bambini e l’esposizione di antichi e rari macchinari cinematografici d’epoca. Rimanendo in tema museale, è presente a Brescia l’interessante Museo dell’Industria e del Lavoro, che contiene nelle sue collezioni apparecchi cinematografici e fondi filmici antichi. Nella città di Milano, così come in Regione, esistono rassegne dedicate al cinema indipendente, ma tuttavia è il Cinema Mexico di Milano il vero luogo dove si presta attenzione ai giovani autori e alle opere prime con la rassegna Independent Movie del lunedì sera e la programmazione dedicata esclusivamente alle produzioni di nicchia (Fame chimica, Il mio domani, I giorni della vendemmia, Sulla strada di casa, l’Ultimo pastore). La Regione è attiva in campo legislativo per il cinema attraverso le iniziative, i bandi, i contributi e molto altro che vengono pubblicati e si possono trovare sul sito lombardiaperilcinema.regione.lombardia.it dove, si legge, “la Struttura Cinema [della Regione ndr] ha come obiettivo principale il Cinema – importante comparto – culturale che rappresenta per la Lombardia un settore di eccellenza sia dal punto di vista artistico culturale sia dal punto imprenditoriale”.
Si ringraziano Angelo Tantaro, Nando Scanu, Massimo Maisetti, Roberto Merlino, Vivian Tullio, Alessandro Casola, Giuseppe Barbanti, Pierantonio Leidi, Carlo Masini, Vito Rosso, Vecchio Mauro Lucio, Emilio Santoro, Candido Coppetelli, il Team dell’Immagine sospesa.