L’Associazione Culturale Hommelette
presenta un progetto di valorizzazione e riscoperta
su
Francesco Pasinetti
Perchè celebrarne la vita e le opere?
La figura di Pasinetti vive una curiosa dicotomia:
Pur non mancando una ricchissima documentazione sulla sua attività, ciò che è stato trascurato è proprio una costanza nel tempo che ne abbia rinnovato il ricordo.
Sembra, infatti, che presso le nuove generazioni non si sia tenuta memoria di quello che Pasinetti ha rappresentato in mezzo secolo di cinema italiano.
Se chiedessimo chi è stato il primo studente a laurearsi con una tesi sul Cinema, forse nessuno saprebbe che l’artefice di questo battesimo è proprio lui. E questo dato non è puramente nozionistico, una curiosità da ascrivere a quegli elenchi di sterili primati che troppo semplificano l’importanza di questi pionieri. Il dato, in questo caso, è fondamentale. Se nel ‘33, anno della laurea, la Storia del Cinema fa il suo ingresso nel mondo accademico italiano, è proprio grazie a Francesco Pasinetti. La cultura ufficiale aveva tenuto lontano dagli atenei quella che, ancora all’epoca, era considerata più una pratica dal valore tecnico/artistico che uno degli aspetti storici e culturali del nostro Paese.
Se intendessimo considerarla una delle ragioni per cui il Cinema diventerà materia di studio, riusciamo a capire il peso e l’importanza di quella tesi?
Già da giovanissimo, Pasinetti, si dedica alla critica cinematografica su vari quotidiani e riviste. Diventa uno dei soci più eclettici del cineclub di Venezia, prima, e del Cineguf poi; fonda una casa di produzione cui seguirà la realizzazione del suo unico lungometraggio (Il Canale degli Angeli, 1934). Realizzerà anche numerosi cortometraggi dedicati in parte a Venezia, ma anche al mondo dell’arte e dell’industria.
Ma non solo: Pasinetti è anche, pittore, fotografo, critico. Scrive di teatro e di lirica e fonda, con il fratello Pier Maria, la rivista “Il Ventuno” che diventerà l’organo ufficiale dei Guf.
Scoprirà molti talenti nell’ambito cinematografico; a lui dobbiamo in parte la fama di attrici come Carla Dal Poggio, Alida Valli, e di registi come Michelangelo Antonioni e Francesco “Citto” Maselli.
Seguirà come critico, non ancora maggiorenne, la Mostra del Cinema di Venezia dalla sua prima edizione del 1932.
Insegnerà giovanissimo presso il Centro Sperimentale di Cinematografia assumendone la direzione nel 1947.
La prematura scomparsa avverrà a Roma l’anno successivo.
Calendario del programma
6 marzo 2014
Ore 10 – Ex Monastero di Santa Chiara – Gorizia
Lezione su Francesco Pasinetti per gli studenti della laurea triennale del Dams
Ore 20 – Kinemax – Gorizia
Serata di proiezioni in cui saranno proposti i seguenti film:
– Il canale degli Angeli – 1934, dur.48′
– Sulle orme di Giacomo Leopardi – 1941, dur.11’30”
– I piccioni di Venezia – 1942 dur.12’20”
– Venezia insorge – 1945 dur.8’30”
– Lumiei – 1948 dur.8’36”
7 Aprile 2014
Ore 15 – Mediateca Provinciale – Gorizia
Inaugurazione della mostra di fotografie che Pasinetti scattò tra gli anni ‘30 e ’40. L’esposizione sarà integrata con uno spazio di approfondimento e documentazione, attraverso materiale multimediale, articoli, pubblicazioni e riviste con cui Pasinetti ha collaborato nel corso della sua carriera.
La mostra rimarrà aperta fino al 18 Aprile.
Seguiranno aggiornamenti…
Si ringraziano per la collaborazione
Archivio Carlo Montanaro – Venezia
Associazione Palazzo del Cinema/Hiša Filma – Gorizia
Dams – Gorizia
Kinemax – Gorizia
Biblioteca Statale Isontina – Gorizia